Day 7&8: "bye bye New Zealand"

Ultima tappa di questo viaggio che ci ha portato, spendendo relativamente molto poco, in posto stupendi.

Auckland, la città decisamente più internazionale di tutta la Nuova Zelanda, il che non vuol dire che sia necessariamente un pregio.

Le zone periferiche sono esattamente uguali a quelle australiane o americane, con chilometri e chilometri di villette ad un piano e giardino davanti e dietro.

Consegnamo quella che è stata la nostra casa per questa vacanza: il camper.
Fortunatamente tutto è a posto e pulito e dobbiamo pagare solo 20 dollari poiché abbiamo sforato di 300 chilometri.
Chilometri che è valsa assolutamente la pena fare!

image

Per il pomeriggio abbiamo troviamo una guida. Cercando qualcuno che ci ospitasse per la notte sul sito couchsurfing, abbiamo trovato una ragazza senza posto in casa per farci dormire, ma che si è comunque resa disponibile a portarci in giro per il centro città.

Jeannine è tedesca e vive ad Auckland da qualche mese e sta facendo il dottorato in antropologia.
Non essendo una locale, non conosce tuttissimo della città, ma i suoi studi vertono sull’integrazione tra i maori e gli occidentali nei vari quartieri di Auckland, quindi conosce il fatto suo.
Manco a dirlo si è assistito, negli anni, ad un processo di ghettizzazione dei maori verso le periferie, un tasso di disoccupazione sempre più alto rispetto ai “british” e vari problemi collaterali come l’alcolismo e l’uso di droghe anche tra i più giovani, ci racconta.

Per avere conferma di ciò, basta fare due passi davanti alla “mensa dei poveri” cittadina: la quasi totalità degli utenti in attesa del servizio, è chiaramente di origine maori.

Auckland è una citta piacevole, ma niente di più.
Non ci regala di sicuro le stesse emozioni dei paesaggi dell’isola sud o del lake Taupo, nel cuore dell’isola nord, ma è comunque un piacere passeggiare nel cuore della city, dove tra l’altro abbiamo l’ostello.

image

Auckland però è la sede di Syrp, una start up che ha creato un aggeggino per fare time lapse che ho scoperto su Internet un annetto abbondante fa.
Sono curioso di andarli a conoscere, per cui nei giorni precedenti li ho contattati.
Dopo aver calcolato con precisione spese fatte e previste per questa vacanza, decido che posso permettermi di acquistare tale aggeggino.
Mi risponde Fez, colui che tiene le relazioni coi clienti in Syrp, dandomi l’indirizzo della loro sede.
Dista 7km dal mio ostello.
Decido di andarci a piedi cosi visito anche altre parti della città.
Ottima idea. Credo che almeno 6 di quei 7km, fossero su una pista ciclabile accanto ad una grossa free way, per cui l’unica cosa che ho visto, sono le auto.

Arrivo a Linwood street -quella che sarebbe dovuta essere la mia meta- e mi accorgo di essere in un quartiere residenziale. Vengo colto dal velato timore che ci fosse un’altra Linwood street ad Auckland e che io abbia sprecato 1h e mezza di camminata sotto il sole.
Ad un certo punto vedo però un cortine in cui sul fondo ci sono una decina di magazzini squadrati, con grossi numeri sopra la saracinesca di ingresso.
L’email diceva “43a Linwood road, unit 7”. Forse sono nel posto giusto!!

Mi accoglie Fez ed entro in quello che è esattamente un ambiente startapparo: lunghi tavoli in legno chiaro, pc modernisssimi in cui lavorano under30, un po’ di sano disordine ed una parete intera di 10m usata come lavagna per fare schizzi di un misto tra fisica e matematica.

Se non fosse a 18500km da casa, lascerei il mio curriculum!

Prendo il mio aggeggino e mi sparo di nuovo un’ora e mezza a piedi.

Riprendiamo le valigie, saliamo sul bus per l’aeroporto e salutiamo ahimè la Nuova Zelanda.

Magica, con posti selvaggi, ma sempre totalmente ospitali e con ogni tipo di servizio essenziale.
Molto più vera ed autentica lontano dalle città, dove la natura è totalmente incontrastata, dove i fiumi scorrono liberi e l’intervento dell’uomo si riduce solo a piccoli ponti ad una corsia e dove i laghi, le montagne e i pascoli sono in un’armonia tale che sembrano essere complementari.

Bye bye New Zealand, per sempre nel mio cuore.

Share Button