8 consigli per fotografare le persone

Una breve guida suddivisa in 8 punti, adatta a chi, non ancora espertissimo,ma possessore di una reflex, volesse dedicarsi alla fotografia di persone. In particolare i consigli sono indicati per una fotografia all’aria aperta e con luce naturale.

1) macchina fotografica: partendo dal presupposto che abbiate una reflex, utilizzare il teleobiettivo ( il 75-300 ad esempio, spesso incluso assieme al corpo macchina quando si acquista una Canon) di modo che, ponendosi a distanza adeguata dal proprio soggetto, si riesca ad avere la modella/o perfettamente a fuoco che risalta su uno sfondo morbido e sfocato. Se il teleobiettivo non è stabilizzato, meglio usare un treppiede d’appoggio per evitare il micromosso. Aprire il diaframma il più possibile.

Valeria

2)  location: scegliere una location ampia e spaziosa che permetta di muoversi attorno al proprio modello, che abbia uno sfondo abbastanza omogeneo di modo che non appesantisca l’immagine e non disturbi troppo l’occhio di chi guarderà la foto ed infine scegliere preferibilmente l’imbrunire. Ponendo infatti il sole esattamente alle spalle del soggetto, si otterranno pochissime ombre sul viso ed una luce calda e soffusa alle spalle di esso. Evitare di fotografare nelle ore centrali della giornata e di porre il modello con il volto trasversale ai raggi.

Maryana

3) scelta modello: per iniziare la cosa migliore è scegliere un modello con cui si è in piena confidenza. Giusto per fare un po’ di pratica. Una volta che si è presa un po’ di dimestichezza si può iniziare a cercare modelli con determinate caratteristiche. Consiglio di scegliere modelli che innanzi tutto abbiano un bel sorriso naturale ed a seguire che abbiano uno sguardo luminoso ed evidente. Occhi e sorriso sono i due principali trasmettitori di emozioni per chi guarda una foto, se abbiamo un modello con uno sguardo piccolo ed inespressivo, partiamo già con un punto in meno. Dopo tali caratteristiche, si cerca ovviamente ciò che è più adatto allo scopo della sessione ed ai gusti del fotografo.

Djibril

4) preparazione: oltre alla macchina ed al teleobiettivo è importante portare con sè un po’ di oggetti che possano arricchire la scena, variando le pose del soggetto. Un libro, un iPod, un accessorio particolare come una sciarpa che risalti gli occhi della modella, una bicicletta vintage. Qualsiasi cosa che possa stimolare la creatività di fotografo e soggetto. Una sessione senza nessun accessorio aggiuntivo, può diventare facilmente monotona e ripetitiva.

Davide

5) preparazione modella/o: ovviamente una truccatrice professionale farebbe molto comodo a chiunque, ma raramente ce la si può permettere. Quasi sempre quindi la modella dovrà truccarsi da sola. Il mio consiglio è quello di proporre un trucco leggerissimo sul viso ( giusto un po’ di fondotinta), poca matita sugli occhi ( soprattutto nella palpebra inferiore) e una veloce passata di mascare sulle ciglia. Niente di più. E’ infatti molto più facile correggere in post-produzione qualche imperfezione della pelle, rispetto a dover corregge un pesante trucco mal fatto.
Per i modelli maschi invece, basta far loro tenere un fazzolettino a portata di mano, cosicchè possano togliersi la patina lucida di sudore che spesso si forma in fronte e sulle tempie.

6) dettagli: come sempre, possono fare la differenza. Evitare di far indossare ai modelli vestiti con loghi evidenti e con troppi colori accesi. Meglio abbinare un paio di colori tenui, grigi o color pastello. Se non necessario per qualche motivo, far togliere bracciali, collanine ed orecchini. Se si fotografano più modelli assieme, far sì che i colori e lo stile degli indumenti indossati, stiano bene uno con l’altro.
Evitare sullo sfondo elementi di disturbo come macchina, cartelli stradali o fonti di luce artificiali.

Valentina e Djibril

7) scatto della foto: è scontato da dire, ma più scatti si fanno, più è probabile che a fine sessione ce ne sia un buon numero di apprezzabili.
Durante la sessione consiglio di parlare sempre con il soggetto, sia per sciogliere ogni tipo di imbarazzo, sia perchè restare davanti all’obiettivo per lungo tempo senza proferire parola fa perdere entusiasmo e spontaneità al modello.
E’ bene inoltre che prima della sessioni si abbia pensato ad almeno una decina di pose da proporre ( sorriso, mano in testa con espressione pensierosa, sdraiato su un prato.. Cose semplici insomma, che però abbiano un filo conduttore con lo stile della sessione). A meno che non si abbia a che fare con un professionista, è infatti difficile che il soggetto proponga con naturalezza nuove pose fotograficamente interessanti.

Francesca

8) post-produzione: è sempre meglio non esagerare con essa, soprattutto se non si è dei guru. Evitare di accentuare troppo i lineamenti (comando chiarezza in Lightroom), aumentare leggermente il contrasto, togliere le imperfezioni della pelle e ammorbidire un po’ le borse sotto gli occhi. Questi quattro passaggi sono spesso sufficienti ad avere un buono scatto finale.


Spero che questa breve guida vi sia stata utile ;)

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Luca Murta G. Cardoso
luca.murta@gmail.com

Gioco a basket e sono appassionato di fotografia, viaggi e politica. Mi sono laureato in Economia indirizzo business management. A seguire ho eseguito un master in web marketing ed un corso in project management al Politecnico di Milano. Per sopravvivere, faccio quello che viene definito come "project manager" anche se è troppo altisonante come nome. In realtà mi diverto :)