Day 6: "se sei giovane, vai a Novi Sad"

A naso sembra che a Novi Sad l’abitante più vecchio abbia 35 anni.
Ieri sera, un insulso mercoledì di mezz’estate, la città brulicava di gente di età universitaria. Un intero quartiere con viuzze perpendicolari che su entrambi i lati ospitano locali con dehors dove la gente beve guardandosi la partita di calcio di non so bene quale squadra.
Riusciamo anche a trovare un posto in cui si balla. É una cantina di 30 metri quadri al massimo e con 45 gradi almeno, ma nonostante l’habitat non sia ideale, l’atmosfera é coinvolgente.

Stamattina il programma di andare a fotografare l’alba dalla fortezza della città é andato a rotoli, infatti non usciamo dal nostro ostello prima della 10.30

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Ripercorriamo le vie del centro, in cui sia alternano chiese cattoliche ed ortodosse, distinguibili dal fatto che le seconde sono senza posti a sedere per i fedeli.

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Per pranzo sentiamo la necessità di mangiare qualcosa che prima di diventare cibo, non corresse. È infatti 5 giorni che mangiamo carne speziata ed il desiderio di una insalatina estiva inizia a farsi sentire.
Ci sediamo e ci accorgiamo di essere accanto a due tavoli di italiani con svariati tatuaggi della Sampdoria addosso. Stasera si gioca infatti Novi Sad – Sampdoria.
Un tifoso é particolarmente disperato perché in Serbia non c’è la Vodafone come a casa sua, ma lo rincuoriamo dicendogli che c’è il free wi fi in tutto il centro cittadino.
Al momento delle ordinazioni, sempre lo stesso eroico tifoso chiede “un water friz..shpi shpi  [suono onomatopeico dell’acqua frizzante]..bollicin..bollicin”.
Diciamo che se esistesse una selezione naturale un po’ severa, costui credo che morirebbe per disidratazione.

Lasciamo il centro per visitare il lungo Danubio e la fortezza cittadina.
Passando notiamo un ponte in costruzione e sulla passerella pedonale, delle gigantografie del progetto di tale, nonché i resti di ciò che era dopo il bombardamento del ’99.

La fortezza in sé non é nulla di che, ma la vista sulla città é apprezzabile.

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Salutiamo Novi Sad con dispiacere, pronti però per Belgrado.

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Arriviamo a Belgrado verso le 19.30 dopo un finalmente agevole viaggio in pullman.
Della capitale però vi racconterò domani, perché in nemmeno mezz’ora che ci siamo stati, abbiamo già troppe cose da raccontare.

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