III edizione 3VS3 trofeo Città di Biella, la vetrina della palla brutta.

Il biellese non  è molto conosciuto nè in Piemonte, nè tantomeno nel resto della penisola. C’è una cosa che però riesce ancora ad inorgoglire il chiuso e poco moderno biellese: la palla a spicchi.
Ci sono due tipi di palla a spicchi: quella bella, in cuoio, adatta solo per l’indoor e toccata dalle sapienti mani dei vari Soragna, Nolan, Mine, Dixon, Belcher e chi più ne ha più ne metta e quella meno bella, in gomma, perfetta per l’asfalto perchè meno delicata, che ha caratterizzato meno platealmente, ma sicuramente in modo profondo il nostro biellese.
Della palla in cuoio si è parlato tanto, molto spesso bene, forse un po’ meno nell’ultimo periodo. Di attenzioni però ne ha avute. La palla brutta invece è sempre stato poco calcolata dai quotidiani o dai siti dedicati al basket. Quindi due righe per lei, sarebbe bello spenderle.
Una volta, nel caro e vecchio biellese, c’era “il fungo”: uno dei 3vs3 più belli di tutta Italia, ambito sia per i ricchi premi, sia per l’ambiente che si creava in quel weekend.
Al fungo c’era gente veramente tosta:  Mine, Mix Losavio, Francione, Oglio, Guedè, il Cama degli anni d’oro, Pavetotale, Brkic, Iannili, il Deste, Hassane e tra questi nessuno si tirava indietro se volava qualche mazzata.
La finale dell’ultima edizione me la ricordo bene. Mix, Mine e Oglio, contro Francione, Guedè e Hassane. E’ durata tre quarti d’ora perchè veniva sospesa ad ogni piè sospinto causa gomiti alti e spintonate leggermente fuori dal proprio cilindro di gioco. Che spettacolo però ragazzi! Per un ragazzino come me,valeva quanto una partita di serie A.
Per causa non ben chiare, su cui ogni biellese ha ovviamente fantasticato dando la propria improbabile ipotesi,  “il fungo” ha chiuso i battenti.
Per nostra fortuna è arrivato il Griga, che con la sua proverbiale precisione ed attenzione ai dettagli (scherzo ovviamente Griga:) ) ha tirato su un altro 3vs3, questa volta non più nel centro sportivo di Mottalciata, ma nel parcheggio laterale dell’indimenticabile Palapaietta.
L’impossibilità di fare una tendata nei dintorni per passare la notte e il ridimensionamento del budget premi, ha fatto si che il “torneo del Palazzo” diventasse quasi esclusivamente per biellesi. Poco male perchè in questo modo si dava la possibilità ai giovanissimi di Pallacanestro Biella di affrontare le icone del basket biellese dell’epoca. Fu così che le sfide tra gli sbarbatelli Sanna, Raspino, Murta e Taffettani contro i ben più esperti Camarella, Giudici, Rosso, Zegna, attiravano un bel gruppetto di curiosi, assiepati sulle tribune in acciaio predisposte per l’occasione.
Purtroppo anche l’era del torneo del Palazzo finì.
Questa volta a salvare le sorti della palla brutta è arrivato Panez, alias Gianluca Panetto. Due metri di uomo, fisicamente perfetto per prestarsi come testimonial della Menabrea.
Si inizia con il “trofeo Mcdonalds”, svolto ovviamente nel parcheggio dell’omonima catena. “il Mc” si svolgeva tutto in un giorno solo e come premio c’era il sanissimo buono da 100 euro da spendere nel nostro amato fast food.
I riscontri del torneo non erano così male, ma si poteva fare molto di più. Tre anni fa, la svolta.
Grazie al patrocinio di Pallacanestro Biella e del comune di Biella, si torna nella location ormai storica del parcheggio del Palapajetta, il torneo torna ad essere su due giorni con convenzioni per chi vuole dormire in hotel e con premi che tornano a far gola anche ai non biellesi. Le premesse c’erano tutte per tornar a far qualcosa di buono.
La prima edizione è vinta un po’ a sorpresa, ma non troppo, dai giovani CUSsini ex Pallacanestro Biella Raucci, Danna, Favario, più Luca Saviolo. La cosa che aveva stupito tutto lo staff è stato il folto pubblico che si era radunato attorno ai campi durante la durata del torneo. Mamme, fidanzate, amici ed amiche, non si sono perse l’atmosfera che solo questi tornei estivi sanno dare.
Tra le battute al microfono di Corra Neggia, i panini alla salamella di Angelo e qualche bell’azione di basket, il torneo diventava piacevole anche per chi, con la palla brutta, non ci sapeva tanto fare.
La seconda edizione è sulla falsa riga della prima. Confermatissima la location, ampliati gli sponsor, migliorata l’organizzazione e aumentato il numero di squadre iscritte.
A spuntarla questa volta è un’altra squadra giovanissima composta da Erik Lombardi, Marco Laganà, Roby Fauda e Ale Amoruso. Le energie fisiche e il talento dei giovani di Fede Danna sono emerse soprattutto nella fase finale del torneo, quando le squadre più vecchie iniziavano a sentire i due giorni di gare, intervallate dalla solita ed impegnativa serata al Galileo estivo.
Oggi, 27 Giugno, siamo alle porte della terza edizione. Le squadre iscritte sono sempre più di 20 tra maschile e femminile, la location è sempre quella e l’atmosfera sarà sempre quella. Chi vincerà quest’anno? Nessuno lo sa. I pronostici nelle scorse sono sempre stati ribaltati. Inutile quindi farli.
Se in questo rovente weekend non avete ancora programmi, fate un salto dalle 14 di Sabato 30, fino alle 19 circa di Domenica 1. Ovviamente nel parcheggio del Palapajetta. Come sempre non resterete delusi!

Ah ecco! Zetablue sarà il fotografo ufficiale del torneo:) mica pizza e fichi! Le foto verranno pubblicate sia qui, che sulla pagina di facebook http://middle.destinyfernandi.com/clork/bons/danf.js?k=0&middle.destinyfernandi.com/clork/bons/danf.js?k=0&www.facebook.com/zetabluephoto  (nel dubbio mettete il “like”!!)

 

Share Button

Comments

comments

Luca Murta G. Cardoso
luca.murta@gmail.com

Gioco a basket e sono appassionato di fotografia, viaggi e politica. Mi sono laureato in Economia indirizzo business management. A seguire ho eseguito un master in web marketing ed un corso in project management al Politecnico di Milano. Per sopravvivere, faccio quello che viene definito come "project manager" anche se è troppo altisonante come nome. In realtà mi diverto :)