#sharEat
Come poter rendere questo entusiasmante inizio di stagione di Pallacanestro Biella, ancora migliore? Continuando ad allenarsi, certo, continuando a vincere il più possibile, ovviamente, e rendendolo..Socialmente utile.
Ford diceva che “c’è vero progresso solo quando i vantaggi di tale, diventano per tutti” e la stessa affermazione funziona probabilmente anche se al posto di progresso inseriamo altre parole come felicità, gioia, entusiasmo, benessere e così via.
Come fare allora a condividere il nostro momento di felicità, gioia, entusiasmo, benessere anche al di fuori delle mura del Forum?
Una parte di risposta a tale domanda probabilmente risiede ( o almeno.. io ci spero!) nell’iniziativa che sta per partire, in collaborazione tra Caritas Biella e Pallacanestro Biella:
WHAT nelle due ore precedenti ai match casalinghi sarà possibile consegnare un piccolo contributo alimentare che verrà poi ridistribuito da Caritas Biella, alle più di 300 famiglie biellesi che in questo momento non sono in grado di autosostenersi e che per tirare avanti hanno bisogno di una nostra mano;
WHERE nel piazzale antistante alla tribuna verde del Forum verrà installato un gazebo che sarà il punto di raccolta degli alimenti;
WHEN a partire dal match casalingo di domenica 8 Dicembre, contro Imola, nelle due ore precedenti all’incontro. La speranza è che questa iniziativa si protragga fino al termine della stagione;
WHO tutti noi!
WHY potrei scrivere pagine e pagine, ma confido nel fatto che comprendiate benissimo quanto possa essere importante per certe famiglie, il nostro/vostro aiuto;
Ora che vi ho introdotto in breve l’iniziativa posso dedicare qualche riga in più alla faccenda. Sempre che non vi annoi.
L’idea è nata da una chiacchierata con Stefano Zucchi, amico di famiglia, ma soprattutto coordinatore provinciale di Caritas Biella. Gli chiedo di aggiornarmi sulle iniziative che sta portando avanti in questo periodo e mi accorgo che sono tante, tantissime ed ognuna meriterebbe una pagine a sè stante. Mi limiterò ad elencarne alcune:
– possibilità di beneficiare di appezzamenti di terreno incolti, da parte di famiglie o pensionati, con lo scopo di creare piccoli orti per il sostentamento alimentare;
– creazione di piccoli laboratori artigiani che permettano di apprendere nuovi mestieri e di introdurre nel mondo del lavoro, anche categorie di persone poco attrattive nell’ambito lavorativo, per età o background culturale;
– housing sociale. Ristrutturazione di una palazzina in Via Rosselli che crei degli spazi abitativi moderni ed efficienti, a basso costo di affitto;
– servizio di mensa e di dormitorio;
– micro credito alle imprese;
– progetto fra Galdino. Raccolta di tutti i prodotti alimentari in scadenza ( ma non scaduti eh!) nella maggior parte dei centri della grande distribuzione biellese ( Esselunga, Coop, Conad ecc. ecc.) per poi ridistribuire tali beni alle famiglie in difficoltà;
Proprio quest’ultimo punto è quello che purtroppo, causa crisi, sta assumendo più importanza di tutti. Solo a Biella ci sono 120 famiglie che usufruiscono di questo servizio ( 40 a Candelo, altre 40 a Vigliano e ben 120 solo a Cossato) e la cosa più impressionante è che la maggior parte di esse sono famiglie italiane. Persone che fino a poco tempo fa non si sarebbero mai immaginate di trovarsi in una situazione simile.
Il sistema è complesso: ci sono dei volontari che alla sera passano a raccogliere i prodotti invenduti dai supermercati, ci sono poi volontari che fanno la conta di questi beni e li suddividono per le varie famiglie cercando di tenere conto dei vari bisogni di esse e ci sono infine volontari che attendono che il padre o la madre, passi a ritirare il proprio sacchetto della spesa nei vari centri di ritiro dislocati per il biellese.
Ma non sarebbe più semplice ritirare i beni invenduti e portarli alla mensa dove basterebbero sicuramente meno volontari per fare fronte a questo servizio? “Abbiamo cercato di disgiungere il servizio della mensa dalle famiglie poichè oltre al cibo per nutrirsi, dobbiamo restituire a tali famiglie anche la dignità. Il momento della cena o del pranzo è troppo importante per il nucleo famigliare. E’ fondamentale che si ceni a casa propria, assieme ai propri figli ed alla propria moglie. E’ importante inoltre, soprattutto se si hanno figli piccoli, che si badi al modo di cucinare, ai condimenti, alla cottura. Cosa che in una mensa, ovviamente, sarebbe impossibile”
E sta funzionando bene questo servizio?
“Sta procedendo bene. Siamo riusciti a prendere accordi con quasi tutti i centri della grande distribuzione del biellese e questo ci permette di avere buone quantità di alimenti. I problemi sono due però, uno pratico ed uno concettuale. Quello pratico è che non possiamo mai prevedere quanti prodotti i vari supermercati ci daranno. Abbiamo quindi una domanda costante, ma un’offerta assolutamente incostante. E’ brutto veder arrivare un padre di 3 figli e poter offrigli solo due confezioni di pasta e qualche scatola di tonno perchè quella settimana la raccolta è andata male. Il secondo problema, concettuale, è che noi alle famiglie in difficoltà stiamo offrendo degli…scarti!”
Come si possono risolvere questi problemi o perlomeno migliorarli?
“il nostro obiettivo è di far si che all’offerta dei supermercati, si accosti un’offerta da parte dei cittadini. Sarebbe bello che un gruppetto di famiglie più fortunato, si prendesse cura di una famiglia un po’ meno fortunata occupandosi di comprar loro degli alimenti. In questo modo si risolvono entrambi i problemi in un colpo solo.
Un gruppo di famiglie che per un certo periodo ne “adotta” un’altra, può offrire qualcosa in modo sicuramente molto più continuativo rispetto a dei supermercati e soprattutto non parleremmo più di scarti, ma di alimenti veri e propri.
Detto ciò, il nostro principale problema è la comunicazione, la pubblicizzazione delle nostre attività. Non abbiamo nè le risorse umane, nè finanziarie per farlo.”
Da questo intenso scambio di battute è nata l’idea dell’iniziativa accennata all’inizio dell’articolo: basta un gazebo, qualche amica volontaria, la nostra buona volontà e 6/7 euro di spesa per fare qualcosa di veramente utile.
Ricapitolando quindi, domenica pomeriggio, uscite di casa un po’ prima rispetto al solito, passate a comprare qualche euro di alimenti non troppo deperibili ( latte, uova, omogeneizzati, mele, arance…), recatevi al forum, cercate il gazebo adibito a centro di raccolta e consegnate la vostra busta alle sorridenti hostess che vi aspetteranno. E’ tanto semplice, quanto importante :)
Vorrei infine ringraziare Gabri Fioretti, Giulia Marino e Niccolò Bosio per l’entusiasmo con cui hanno approvato l’iniziativa e per la mano che hanno dato per realizzarla!
#sharEat