Sperry Top-Sider Part1

Sperry Top-Sider è un marchio di scarpe Made in USA, nato nel 1935 dalla mente di Paul Sperry.
Ideato con il preciso intento di essere un brand dedicato alle calzature tecniche per la barca vela, Sperry Top-Sider ha ormai ampliato talmente tanto l’offerta, da diventare un oggetto apprezzato anche da chi, di barca a vela, non si è mai interessato.
Da pochi mesi è entrato nel mercato italiano e di conseguenza, ha aperto anche i socials dedicati esclusivamente al nostro Paese.

L’attuale neonata pagina Facebook è in continua crescita, e per ora conta circa 600 likes, un centinaio di visualizzazioni per ogni post pubblicato, tra i 5 e 10 likes per contenuto.
Come si può provare ad aumentare l’interesse dei fans ( attirandone magari di nuovi), con una strategia low cost?

Innanzi tutto partendo da una situazione dell’analisi attuale. I punti di forza di Sperry sono indicativamente due:
– uno stile marcato ed inconfondibile, molto simile alla serie televisiva “The O.C.”;
– la forte immagine ( sia social che “reale”) che Sperry ha in Paesi come USA, UK, Filippine e Turchia;
Le debolezze, altrettante:
– basso budget;
– ingresso nel mercato italiano recente e di conseguenza, social non ancora affermati;

Delineata la situazione da cui partire, bisogna cercare di cucirci sopra una strategia che esalti i punti di forza e nasconda i punti deboli, come sempre.
L’idea mia personale è che, su Facebook in particolare, a far la differenza dei contenuti siano le immagini. Se su Twitter infatti si retwittano o si aggiungono a preferiti parole e frasi, nel social più famoso del Mondo le maggiori interazioni le abbiamo invece sulle immagini.
Step 1 quindi, progettare una produzione fotografica low cost e che esalti lo stile Sperry.
Gli ingredienti sono dunque questi: modelli giovani, felici e ovviamente di bella presenza, un paio di Sperry a testa, nessuno studio fotografico, location “a portata di mano”.

Step 2, darsi un obiettivo principale. Vista la grande forza che Sperry ha in alcuni Paesi esteri, è fondamentale riuscire a sfruttare tale situazione. Come? Creando contenuti che siano di loro interesse, sperando che li condividano nelle loro pagine. Per raggiungere questo traguardo abbiamo aggiunto alla ricetta iniziale altri ingredienti: location dalla forte italianità per sfruttare l’appeal che il nostro Paese ha all’estero (almeno dal punto di vista turistico, abbiamo ancora un certo appeal fortunatamente), posting su ogni foto che riguardi argomenti al di fuori del brand (parlando ad esempio della location), traduzione di tali post in lingua inglese.


Step 3, creare un format continuativo che crei interesse e coinvolgimento nell’utente, l’impegno più difficile. Riuscire a produrre una singola foto che piaccia agli utenti non è compito improbo, la situazione si complica quando si tenta di creare un interesse duraturo nell’utente, che lo spinga a trasformarsi da utente passivo, ad utente attivo che condivida il prodotto e che addirittura attenda con curiosità la prosecuzione di ciò che gli viene presentato. Per far ciò le scelte sono state queste:
– mantenimento degli stessi personaggi per tutta la campagna pubblicitaria;
– posting di 10/15 foto per ogni location visitata;
– creazione di album ( uno per location) per dare un senso di unione e continuità;
– singole fotografie dal forte impatto emozionale. Principalmente si è tentato di far esprimere ai modelli felicità e benessere, condivisi però a momenti più riflessivi e pensierosi;
– denominazione della campagna “Sperry’s Adventure #n°”

Mentre stiamo scrivendo questo articolo, è stata pubblicata interamente la prima “tappa” “Sperry’s Adventure #1” con le Alpi a fare da maestosa location. Con grande felicità abbiamo raggiunto il nostro obiettivo principale: farci condividere dalle pagine Sperry Top-Sider estere già affermante. Il risultato è che l’album ha avuto più di 22.000 visualizzazioni e più di 30 condivisioni su una singola foto. Per una pagina neonata dunque, un vero e proprio boom! Se vuoi visualizzare l’intero album, clicca qui.

Per seguire le future tappe di “Sperry’s Adventure”, non ti resta che lasciare un “like” alla pagina Facebook o Twitter :)

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Luca Murta G. Cardoso
luca.murta@gmail.com

Gioco a basket e sono appassionato di fotografia, viaggi e politica. Mi sono laureato in Economia indirizzo business management. A seguire ho eseguito un master in web marketing ed un corso in project management al Politecnico di Milano. Per sopravvivere, faccio quello che viene definito come "project manager" anche se è troppo altisonante come nome. In realtà mi diverto :)