Previsioni europee

Tra il 22 ed il 25 maggio 2014 si terranno le elezioni europee per tutti gli Stati membri dell’UE e, anche se in modo meno invasivo rispetto alle elezioni nazionali, ci dovremo sorbire le solite campagne elettorali. Non si scappa.
Ma quale sarà il vero leitmotiv di queste elezioni? Quali saranno gli ideali che ci verranno proposti da parte di coloro che ci rappresenterà davanti a tutta Europa?
In Europa non potremmo mica presentarci con due slogan stile Lega Nord o Grillo prima versione, no? Ci saranno pur servite le pietose figure di Borghezio al Parlamento europeo. I partiti avranno capito che non serve dire “basta casta” per proporsi con credibilità, no? Vediamo un po’.

Fratelli d’Italia a Gennaio era pronta a candidare i due Marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Due che vengono definiti eroi da una parte dell’elettorato più conservatore, ma non certo per meriti o capacità politiche. Il nesso che un bravo soldato sia anche un grande diplomatico europeo però mi sfugge. Il fatto poi che vengano canditati entrambi, supponendo quindi che siano ambedue grandi politologi, mi fa venire il forte dubbio che questa sia una trovata pubblicitaria. Anzi, direi che ne ho la certezza.
Non contento, il partito guidato dal trio MeloniLaRussaCrosetto, gioca l’asso nella manica: Fabrizio Bracconeri, probabilmente diventato un super esperto di diritto europeo facendo la valletta a Forum. Tale conoscenza giuridica appare evidente leggendo l’intervista rilasciata a La Stampa di cui posto un piccolo estratto: «Se ne devono andare, ‘sti zozzoni. Hanno affamato il popolo. A casa! A calci nel sedere! Sennò sarà guerra civile».

Fabrizio-Bracconeri

La Lega ( nei sondaggi l’unico tra i partiti minori a superare la soglia di sbarramento del 4%) sta ottenendo buoni risultati con la sua campagna itinerante “no Euro tour”. Certo, presentarsi alle elezioni europee con uno slogan anti-europeo potrebbe sembrare un po’ un ossimoro, ma il buon Salvini deve aver scoperto che nel 2014 ha molto più appeal dare la colpa all’euro, anzichè darla all’immigrato.
Forse al buon Salvini sfugge però che dire no all’Euro, non vuol dire che da domani si torna a pagare 5000 lire una pizza e via, tutti contenti. Significa ridisegnare un intero sistema economico, slegare la propria valuta e renderla alla mercè di chi vuole speculare, significa pagare molto di più tutta l’energia che importiamo, significa rendere ancora meno appetibile il nostro Paese alle aziende estere. E’ vero, può diminuire il costo della merce che esportiamo e quindi aumentare le vendite, ma ciò che si dovrebbe trovare scandaloso è come una proposta che porterebbe a stravolgimenti colossali, venga trattata come se fosse il passaggio dai pantaloni lunghi ai bermuda estivi.

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Il gigante politico NCD ( gigante rispetto ai voti che prende) si trova in una situazione abbastanza grigia. Molti sondaggi lo danno sotto la soglia di sbarramento, ma i sondaggi, ne siamo a conoscenza, sbagliano.
Chi non sbaglia però è la procura di Reggio Calabria che ha inflitto 6 anni di reclusione in primo grado, a Giuseppe Scopelliti che era tra i può accreditati a candidarsi alle Europee.
Le alternative potrebbero essere Gianpaolo Chiappetta, ex PdL ora NCD, Demetrio Naccari Carlizzi coinvolto pure lui però in scandali giudiziari, o Marco Oliverio. Tutti nomi conosciuti perlopiù in Calabria dove svolgono mansioni politiche.

L’altra Europa con Tsipras è una lista sottoscritta e sostenuta da un gruppo di intellettuali italiani ( Andrea Camilleri, Moni Ovadia, Curzio Maltese, Paolo Flores d’Arcais) in appoggio al leader e probabile futuro premier greco Alexis Tsipras.
La lista, vivacemente di sinistra, si pone come primo obiettivo quello di terminare immediatamente qualsiasi politica di austerity, con un occhio di riguardo alle politiche ecologiche comunitarie e a quelle sull’immigrazione. In Italia riceve l’appoggio di partiti come SEL e RC.
Se tale lista dovesse superare la soglia di sbarramento, i 4-5 eurodeputati italiani, si troverebbero in buona compagnia al parlamento europeo poichè confluirebbero tutti nel GUE, la sinistra unita all’Europarlamento.

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Per quanto riguarda il M5S, secondo i sondaggi ampiamente sopra il 20%, si attendono le votazioni online. Il rischio che lasciare scegliere deliberatamente agli elettori porti a scelte più di “pancia” che di intelletto, c’è, ma vedendo i candidati Fdi o NCD direi che il Movimento può solo avere giovamenti da questo metodo democratico.

Il PD è proteso a mani giunte verso il buon Matteo Renzi che sta correndo come un pazzo in tutta Europa per cercar di far riacquistare un po’ di credibilità alla nostra penisola. L’intera campagna democratica è totalmente influenzata dall’operato del giovane Premier: se in questi mesi avrà portato a termine le principali promesse fatte, il PD si confermerà nettamente il primo partito anche alle Europee, in caso contrario rischia di perdere la totale fiducia degli italiani.

Forza Italia fa la parte dell’attendista. Berlusconi è furbo e sa che fare la voce grossa in questo periodo turbolento porta solo a nefandezze: dichiararsi troppo europeista farebbe perdere voti di tutta quella parte di popolazione convinta che basti uscire dall’Euro per diventare ricchi e belli, mentre dichiararsi anti-europeista distruggerebbe definitivamente il rapporto di fiducia con gli imprenditori liberali italiani che ben sono a conoscenza di quanto potrebbe giovare all’Europa intera una comunità economica funzionante. Meglio stare in sordina e lasciar fare la parte del leone all’ex sindaco di Firenze, in ogni caso tanto, FI porterà a casa un buon quinto dell’elettorato.

Concludendo, pare ben evidente quanto l’Europa in questi anni abbia palesato enormi lacune economiche, giuridiche e sociali. Ma un’unione internazionale non si crea di certo dall’oggi al domani.
Bisogna coltivarla quotidianamente, lasciando gli slogan anti-europei a chi ha deciso di fare il populista. Il primo passo per coltivarla, potrebbe essere proprio quello di dare un voto con grande cognizione di causa il prossimo 25 maggio. Che dite?

@LucaMurta

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Luca Murta G. Cardoso
luca.murta@gmail.com

Gioco a basket e sono appassionato di fotografia, viaggi e politica. Mi sono laureato in Economia indirizzo business management. A seguire ho eseguito un master in web marketing ed un corso in project management al Politecnico di Milano. Per sopravvivere, faccio quello che viene definito come "project manager" anche se è troppo altisonante come nome. In realtà mi diverto :)