Il confronto PD

Lo guardo sempre volentieri perchè, a prescindere che piacciano o no le idee proposte ed i volti che parlano, è un momento in cui si parla di politica e non di beghe giudiziarie o di festini. Argomenti che hanno veramente sfracellato la pazienza di tutti. Per di più lo si fa in modo pacato, senza il classico sovrapporsi di urla a cui ci hanno abituato Floris e Santoro.

I contenuti sono stati molti e se ve li siete persi, Repubblica vi da l’opportunita di rileggerveli. I miei pareri, in breve, qui sotto:

CUPERLO
L’aspetto fisico ed il tono di voce non lo aiutano. Sembra che nello stesso corpo ci sia la voce di Bertinotti e la struttura fisica di Fassino.
Ha un modo di parlare alla gente che di sicuro non infiamma, ma dalla sua ha il fatto di essere preparato, rigoroso e di saper rispondere puntualmente alle domande poste, senza aver la capacità renziana di smarcarle, nel caso queste fossero troppo scomode.
In un momento in cui tutti chiedono una scossa forte ed un cambiamento radicale è difficile immaginarsi che un candidato simile, meno di impatto di Renzi nella figura e più moderato di Civati nei contenuti, possa attirare tanti elettori alle urne dell’8 Dicembre. Potrà essere però utilissimo come uomo di governo.

RENZI
E’ per la prima volta quello da battere ed è quello più pronto a questo tipo di dibattiti. Ieri sera però ha perso qualche colpo in favore di Civati.
Bravissimo nel cercare di “dare calore” a delle fredde risposte, troppo spesso si lascia trasportare dall’uso di metafore e giri di parole, manco fossimo ad una galà della letteratura. In un momento in cui si richiede una concretezza senza precedenti, questo suo modo di fare potrebbe fargli perdere punti.
Nei contenuti, lo si sa, è più moderato degli altri due. Per scelta ponderata o per vocazione personale, Renzi cerca di voti anche dai delusi Pdl e dai mancati montiani. Ad ogni “domanda di sinistra” enfatizza quando la sua posizione sia più soft rispetto a quella dei colleghi.
La speranza è che questa sua voglia di moderazione, non lo trasformi in un segretario camaleontico in cerca di assensi a destra e a manca.

CIVATI
Il migliore della serata, per me. Da quando seguo la politica, è il primo esponente che punta sulla sincerità e sui propri valori. Questo, che piacciano o no i suoi valori, è un grosso punto a suo favore.
Me lo aspettavo rigido davanti alla telecamera, invece si dimostra il più caparbio ad usare l’ironia senza mai apparire presuntuoso. Sicuro sì, presuntuoso mai, nemmeno quando esclama con fermezza che “vinceremo!”.
Sui contenuti si dimostra apertamente di sinistra e non ha vergogna di farlo. Ammette che il voto dei moderati non gli interessa e stuzzica anche i suoi predecessori sul caso Monti-Casini, che “non è andato molto bene”.
Che sia pretattica o semplice sincerità, la sua schiettezza potrebbe paradossalmente portargli voti anche dal centro oltre che riconquistare potenzialmente quei 3-4 milioni di elettori di sinistra che alle scorse elezioni hanno preferito guardarsi la TV.

Insomma, a parer mio, Cuperlo sarà un’ottima spalla ed un buon eventuale uomo di Governo ( vista il suo rispetto per le Istituzioni, magari un Ministro degli Interni), Renzi sarà quello che vincerà l’8, Civati sarà “il grillino” del partito in grado di portare avanti i propri ideali anche quando questi sono scomodi ai più.

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Luca Murta G. Cardoso
luca.murta@gmail.com

Gioco a basket e sono appassionato di fotografia, viaggi e politica. Mi sono laureato in Economia indirizzo business management. A seguire ho eseguito un master in web marketing ed un corso in project management al Politecnico di Milano. Per sopravvivere, faccio quello che viene definito come "project manager" anche se è troppo altisonante come nome. In realtà mi diverto :)