Weekend lungo nel biellese

Piccolo ed incastonato tra le montagne, il biellese può offrire non poche soddisfazioni a chi ha deciso di spenderci qualche giorno.

Partiamo dalla geografia.
Biella può risultare un punto strategico se si ha deciso di fare una vacanza nel nord-ovest Italia poichè è collocata ad un’ora e un quarto di macchina da due città attrattive come Milano e Torino, ad un’ora dalla Valle d’Aosta e ad un’ora, scarsa, dai laghi d’Orta e Maggiore.

Il biellese non è però solo un comodo dormitorio per località vicine.

Cosa si può visitare?
Supponendo di passarci un paio di notti, i miei suggerimenti sono questi:

Nella mattinata di arrivo fate un salto a Candelo. Se siete fortunati capiterete durante la manifestazione “Candelo in fiore” che ogni anno attira più di 20000 turisti.
Se siete un po’ meno fortunati, potrete comunque godervi uno dei 100 borghi medioevali più belli di Italia e sicuramente uno dei meglio tenuti in assoluto: il Ricetto.

10258114_10203899106826871_2047567768401791973_o(foto di Michele Giorgio)

Fatta la passeggiata all’interno delle mura fortificate e preso un caffè, potrete dirigervi verso la riserva naturale della Baragge o più semplicemente “Baraggia”.
In due minuti di auto passerete dall’essere all’interno di un borgo medioevale, all’essere immersi in una vera e propria savana con le Alpi a fare da sfondo.

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Per pranzo consiglio di tornare all’interno delle mura del Ricetto per gustarvi ancora quell’atmosfera storica che solo lì potrete respirare. Se ci fidiamo di Tripadvisor, il ristorante “il Torchio” sembra in pole position!

Il centro città di Biella dista non più di 5 minuti di macchina e trovare parcheggio non sarà un problema come nelle grosse metropoli.

La zona pedonale di Biella si snoda principalmente attorno a Via Italia.
Un po’ di shopping tra i vari negozi del centro e un caffè seduti in uno dei tanti dehors della via maestra non guastano di certo.
Il Battistero (costruito a partire dal IX sec.), piazza Duomo, il quartiere Riva e le sue viuzze, piazza Martiri, il museo del Territorio (buttate un occhio alle mostre del periodo) e l’intero centro cittadino, sono facilmente visitabili in un paio d’ore girovagando in modo rilassato.

Terminato il tour cittadino, sarà quasi ora di cena. A quel punto vi consiglierei di dirigervi verso il quartiere fiore all’occhiello di Biella: il Piazzo.
A pochi metri da Piazza Martiri troverete Piazza Curiel, da cui è possibile accedere alla funicolare che vi porterà comodamente in cima alla collina che domina Biella.
Scesi dal mezzo vi troverete immersi in un periodo storico inscrivibile tra il 1200 e 1700, epoca in cui il borgo è andato formandosi.
La costruzioni risalenti al primo periodo sono ormai poche, su tutte la Chiesa di San Giacomo, mentre sono molto più numerosi i palazzi rinascimentali tra cui non possiamo non citare palazzo Ferrero, palazzo Cisterna (che dona il nome anche alla principale piazza del borgo) e palazzo Gromo.

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La passeggiata al Piazzo non vi porterà via più di un’ora, ma non dimenticate di soffermarvi a guardare lo splendido panorama che offre sulla città bassa.
Per cena potrete scegliere tra il caratteristico ristorante-libreria “la Civetta” o uno dei numerosi locali situati sotto il porticato di piazza Cisterna.

Per la mattina del secondo giorno consiglierei due alternative:

1) Se siete amanti dello shopping, una gita nei numerosi outlet tessili dislocati attorno alla città.
Angelico, “The Place”, Filrus, Modesto Bertotto, Beta, Cappellificio Cervo, Piacenza, Cerruti, Luciano Barbera e chi più ne ha più ne metta. L’elenco di tutti lo trovate qui. Siccome questi punti vendita non sono ahimè concentrati in un unico luogo, il mio consiglio è di valutare bene quale sia la vostra esigenza di acquisto, prima di mettervi in macchina.
2) Se allo shopping preferite la natura, una passeggiata al parco della Burcina è la miglior alternativa.

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Per il pranzo non posso che consigliarvi un salto al ristorante “Prosciutteria San Daniele” di Via Repubblica dove potrete scegliere ad occhi chiusi nel menù ed avere comunque la certezza che mangerete qualcosa di ottimo.

Per il pomeriggio consiglierei invece un salto al lago di Viverone, collocato nella punta più meridionale del biellese.
Vi basti sapere che è patrimonio UNESCO, facente parte dei siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, ma al di là dell’importanza storica, rimane una splendida conca d’acqua accerchiata da colline e montagne.


Il terzo e probabilmente ultimo giorno è da dedicare alla montagna.

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(Santuario d’Oropa e panorama da Bielmonte)

A voi la scelta se recarvi prima ad Oropa o prima in Valle Cervo, con tappa finale a Bielmonte.

A Oropa troverete il celeberrimo Santuario dedicato alla Madonna nera, altro patrimonio UNESCO:
Non serve essere religiosi per rimanere attoniti davanti alla maestosità architettonica dell’intero complesso.
Per i cenni storici vi rimando direttamente al sito ufficiale del Santuario.

Per pranzo, che siate in valle Oropa o in valle Cervo, fossi in voi, ordinerei un piatto di polenta concia. La specialità tipica locale. Non c’è ristorante della zona montata che non lo abbia nel menù.

Le due valli sono collocate da una stretta e caratteristica galleria che nei mesi estivi potrete attraversare senza alcun problema.

La seconda tappa, Bielmonte, è il punto d’arrivo dopo che avrete attraversato tutta la valle Cervo e l’incantevole tratto di strada denominato “panoramica Zegna”.
Bielmonte è una delle due stazione sciistiche del biellese, ma il panorama mozzafiato su tutto il Piemonte (vi sembrerà di avere il Monviso e le Alpi Liguri a un tiro di schioppo) è offerto 365 giorni all’anno.

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Il tour virtuale è terminato ed è ovviamente indicativo e modificabile a seconda delle esigenze.
Aggiungo che per gli amanti dello sport outdoor, le soluzioni sono innumerevoli.
Dalle comune passeggiate a piedi o in MTB, al più estremo bungee jumping, passando per i sempre più in voga parchi avventura.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti ;)

Ultimo, ma non per importanza, il TimeLapse del biellese!

Buona visita!

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Luca Murta G. Cardoso
luca.murta@gmail.com

Gioco a basket e sono appassionato di fotografia, viaggi e politica. Mi sono laureato in Economia indirizzo business management. A seguire ho eseguito un master in web marketing ed un corso in project management al Politecnico di Milano. Per sopravvivere, faccio quello che viene definito come "project manager" anche se è troppo altisonante come nome. In realtà mi diverto :)