Articolo a firma di Paolo Tex Tessarin
Dicembre è tradizionalmente mese di bilanci economici, di analisi di dati micro e macro, di famiglie ed aziende che tirano le somme e mass media che improvvisano teorie economiche da dare in pasto ai cittadini come noccioline. Tutto questo assume ancora più rilevanza in tempi di crisi e gli acquisti natalizi diventano la più facile cartina di tornasole di come gli italiani vivano e percepiscano la propria condizione economica. Il dato generale indica una flessione nei consumi attestata intorno all’8% rispetto all’anno precedente: in realtà la singola cifra di per sé può dire poco, dato che la percentuale andrebbe disaggregata per area geografica, per settore merceologico di consumo e chiaramente per categoria sociale. Preferisco però andare ad analizzare la “percezione della ricchezza” che gli italiani oggi hanno, più che la ricchezza espressa dai nudi indicatori economici, e voglio provare a farlo attraverso un paio di esperienze personali dirette.