PD, la campagna ve la faccio io!

Ieri sera c’è stato l’atteso confronto tra i cinque esponenti del PD candidati alle Primarie che avverranno tra pochi giorni.
Dai numerosi commenti su Twitter ( #csxfactor ), mi è parso di capire che la gente abbia per lo più apprezzato tale confronto e che ogni partecipante sia uscito dal dibattito con la propria immagine leggermente migliorata. Chi più, chi meno ovviamente.
L’appuntamento di ieri sera, che il PD lo volesse o no, ha sicuramente fatto sorgere un paragone spontaneo con i dibatti pubblici che nell’ultimo mese hanno dominato la scena di tutto il mondo. Quelli tra il Presidente Obama e il Repubblicano sfidante Romney.
Se, come appena detto, il dibattito in sè è stato per molti un successo, una boccata di democrazia, con non troppo da invidiare a quelli oltreoceano ( oddio…sempre con le dovute proporzioni eh!), ciò che lascia veramente basiti è come i politici italiani curino in modo anacronistico e deficitario la propria immagine.
La scorsa settimana ho postato un articolo sulla mia pagina personale di Facebook in cui veniva spiegato come tutti amassimo Obama senza in realtà essere profondi conoscitori della sua Politica. Anzi, nella maggior parte dei casi ci piace e basta, senza conoscere nemmeno una virgola di quello che ha fatto. Ciò è dovuto alla fortissima immagine positiva che riesce continuamente a dare di sè e alla capacità dei propri collaboratori ( il fotografo personale Pete Souza in primis) di riuscire ad immortalare, diffondere ed ingigantire ogni gesto quotidiano del Presidente, riuscendolo a renderlo sempre più vicino ai Cittadini.
Le immagini più famose di Obama le lascio al fondo dell’articolo. Ora giungo al nocciolo della questione:

Ecco. Fantasiosa, forse anche simpatica e di sicuro impatto. Ma cribbio, in Italia non perdiamo occasione per diventare dibattito di sberleffi eh! Finita l’era delle barzellette di Silvio, passiamo ai fumetti del Pd? No, vi prego!
Se questo è il caso eclatante, i nostri politici non sono nuovi a campagne di immagine non proprio vincenti:

Non contento degli scandali sul suo patrimonio immobiliare, non contento di possedere una dialettica che non avrebbe reso un comunicatore nemmeno Martin Luther King, il buon Tonino ( o chi per lui..), decide che per tornare in auge ci vuole un’immagine di sè forte, decisa, sorridente ed in mezzo ad una folla che lo acclama. Perchè allora non prendere Photoshop e appiccicare una propria immagine sullo sfondo di un concerto degli 883 di qualche anno fa?? Geniale Tonino! Non si nota nemmeno molto il fotomontaggio e soprattutto, come puoi anche solo minimamente pensare che il popolo del web possa non accorgersi di una bufala del genere? Boh.

Se con le immagini possiamo migliorare, per quanto riguarda l’uso dei social network siamo proprio alla deriva. Uno dei pochi che lo usa con continuità e secondo me bene, è Renzi. Vero addicted di Twitter già da un po’ di anni.
Cosa dire invece di Gasparri? Anzi, non ditelo! Non voglio che il mio blog si trasformi in una bacheca di insulti! Pensatelo e basta, contemplando queste chicche su come non usare un social network:
Vabbè. Presendersela con Gasparri mi fa quasi sentire in colpa.
Per onore di cronaca Renzi e Bersani qualcosa di comunicativo sono riusciti a tirarlo fuori. Azzeccata secondo me la campagna del “rimbocchiamoci le maniche”  di Pierluigi Bersani e l’immagine generale, molto alla americana, che invece Matteo Renzi riesce a dare di sè:
 

Diciamolo però, per arrivare alla capacità comunicativa di Obama e del suo staff , siamo lontani anni luce. E purtroppo non solo da quello.


“be different, be creative and be the first”

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Luca Murta G. Cardoso
luca.murta@gmail.com

Gioco a basket e sono appassionato di fotografia, viaggi e politica. Mi sono laureato in Economia indirizzo business management. A seguire ho eseguito un master in web marketing ed un corso in project management al Politecnico di Milano. Per sopravvivere, faccio quello che viene definito come "project manager" anche se è troppo altisonante come nome. In realtà mi diverto :)