5 riflessioni post Mattarella

Questi giorni di non-Governo forniscono in realtà molti più spunti di periodi in cui i Governi governano a gonfie vele.
Il no di Mattarella alla proposta di Savona come Ministro dell’economia ha spalancato nuovi scenari, ma prima di proiettarci alle prossime elezioni, è giusto fare due riflessioni su quanto sta accadendo in questi giorni.

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Lo strano rapporto di Flavio ed il lavoro


Flavio Briatore, intervistato da Bianca Berlinguer a Cartabianca, ha criticato più o MENO giustamente il sistema scolastico/lavorativo italiano. Ecco un paio di estratti che meritano un’analisi:
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Colpa dell’Europa o degli italiani?


Quando la maestra ci sgrida, la voglia di dare la colpa al vicino di banco, magari più secchione di noi, è sempre forte.
Quando si commettono degli errori infatti, la prima cosa che fa un immaturo è trovare una scusa qualsiasi, purchè essa allontani l’occhio inquisitore da lui.

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3 cose che ci insegna Foodora

Più o meno tutti avrete sentito parlare del caso di Foodora: una app tedesca che permette agli utenti di ordinare un menù dal proprio ristorante cittadino e farselo consegnare a casa da dei giovani ragazzi in bicicletta. Il tutto stando seduti sul divano, col proprio smartphone.

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Due opinioni sul referendum

Vi siete informati sul referendum costituzionale del 4 dicembre?
È importante farlo e se non avete ancora avuto tempo, vi consigliamo di farlo in questo articolo: “Quanto tempo hai per informarti sul referendum?”

Qui sotto potrete invece trovare due opinioni personali con due intenzioni di voto diverse.
Opinioni che, almeno per quanto riguarda la mia personale, è in continuo e costante aggiornamento e lo sarà fino al momento del voto.

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Supermercati vs alimentari: qualche considerazione

Alcuni fatti accaduti negli ultimi giorni, spingono a fare un paio di riflessioni riguardanti il continuo dibattito tra la grande distribuzione e i piccoli negozi di alimentari.

La viralità raggiunta dalla foto con messaggio postata qui sopra, stride con l’affetto dimostrato per la dipartita del Patron Caproti, deus ex machina di Esselunga, dimostrando in maniera abbastanza evidente che il dibattito tra piccolo e grosso, tra Ipermercato e negozietto sotto casa, sia più qualcosa di emotivo e affettivo, legato più che altro al ricordo di un ricco passato che non c’è più, piuttosto che un dibattito basato su dati e numeri.

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Cosa mi ha insegnato Buonanno

Qualche giorno dopo la morte di Gianluca Buonanno, sento la necessità di fare alcune riflessioni.
 
La prima, che dovrebbe essere assolutamente banale, è che spesso ci si dimentica quanto sia importante il silenzio.
I social network ci spingono sempre di più a commentare con impulso frenetico qualsiasi cosa accada intorno a noi. Più ciò che accade intorno a noi è di grossa portata, più questa frenesia ci ingigantisce.

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Ficchiamocelo in testa

Ficchiamocelo in testa: il mondo sta cambiando cento volte più velocemente di quanto la nostra mentalità sia in grado di farlo. Ficchiamocelo in testa!
E’ probabile che da qui a pochi mesi nel mio o nel tuo Comune che magari non raggiunge neanche i 50mila abitanti, si debba allestire una tendopoli per ospitare mille persone che non parlano la tua lingua, che professano una religione diversa, che trovano strano che noi si mangi carne di maiale e che come ambizione hanno quella di fare il giardiniere e non il manager o l’astronauta.

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Grazie Casamonica per la festa

Sono contento per la spettacolarità del funerale di Vittorio Casamonica. Sono contento sul serio.
Sono contento perchè è stato un immenso e perfetto post-it che ha ricordato a tutti noi italiani la distanza tra il nostro Belpaese ed uno stato che si possa considerare totalmente civile.

Mi ci è voluto qualche giorno per metabolizzare l’evento e tutto il rumore mediatico che si è creato attorno, ma la conclusione non può che essere quella: essere contenti di come il tutto sia andato in scena.

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La grande bellezza VS Youth

Sono entrato al cinema con grande curiosità nei confronti del nuovo film di Paolo Sorrentino. Non ho voluto leggere niente a riguardo prima di vederlo: nè trama, nè attori, nè critiche. Nulla.
Sono entrato al cinema con l’idea che “Youth” dovesse essere bello almeno quanto “la grande bellezza”, perchè paragonando Sorrentino ad un campione sportivo, ti aspetti sempre che un campione, in quanto tale, fornisca ogni volta prestazioni eccellenti. 

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Quel black bloc di Acerbo (chi?)

Nei giorni scorsi ci siamo giustamente indignati per le immagini di Milano.
Qualche centinaio di animali vestiti di nero che hanno devastato la città con una violenza inaudita, sconsiderata e del tutto fuori luogo.
Auto di privati cittadini distrutte, muri imbrattati, vetrine di negozi polverizzate. Uno scempio a cui non vorremmo mai assistere.

Ci siamo poi posti il quesito su come sia possibile che 500 persone riescano a tenere sotto scacco una città come Milano, dopo che chiunque sapesse che in quei giorni ci sarebbero stati degli scontri. Com’è possibile che l’intelligence italiana non conosca per nome e cognome quei disadattati vestiti di nero? Com’è possibile che non si sia riusciti a prevenire tutto ciò? Com’è possibile che i fermi siano stati una decina su centinaia di persone? Quesiti che non avranno mai risposta certa e che hanno aumentato ancora di più la nostra indignazione. 

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Pensieri italioti sul Charlie Hebdo

Ad una settimana dal terribile attentato direi che si può cominciare a tirare le somme dei ragionamenti (il)logici fatti da un gran numero di compaesani sulle cause-concause-conseguenze dell’accaduto.
Riassumo in uno stream of consciousness tutto italiota:
“Quelli lì sono tutti dei bastardi e io nel mio Paese non li voglio..

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Molto più che un General Manager

Le seguenti righe non serviranno di certo ad alleviare il dolore di tutti noi che ti conoscevamo, nè, ahimè, ti permetteranno di tornare a sederti nel tuo solito posto in fondo alla panchina durante le partite.
Non serviranno a molto purtroppo, ma forse faranno comprendere anche a chi ti conosceva solo dal punto di vista professionale che persona cristallina fossi.

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Ho due papà

Partiamo dalle cose più facili. Affermare che non si è favorevoli alle coppie omosessuali poichè si crede nella famiglia tradizionale e nei diritti di questa, ha lo stesso acume di affermare che cerco di respirare di meno, poichè ho paura di rubare aria al mio amico.
Dare dei diritti ad una persona non ne toglie ad un’altra, a meno che,

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Biell-Up!

Sarebbe bello se la città di Biella tornasse a essere il fulcro del tessile italiano e perchè no, internazionale.
Sarebbe bello che via Italia diventasse la via in cui tutti i marchi del territorio hanno la propria boutique o il proprio outlet e sarebbe bello vedere il centro cittadino pieno di gente non-biellese, intenta a fare shopping attirata dalla qualità nostrana.

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